L’analisi visiva è il primo passo nella degustazione dello champagne. Osservando il colore e l’effervescenza, possiamo dedurre molto sulle caratteristiche del vino. I giovani champagne appaiono in tonalità chiare, mentre quelli invecchiati mostrano sfumature ambrate. Le bollicine fini indicano una buona qualità. La forma del bicchiere può influenzare l’osservazione e la concentrazione degli aromi.
L’esame olfattivo permette di esplorare la complessità aromatica dello champagne. Inizia annusando senza agitare il bicchiere per captare aromi più delicati. Poi, agita il bicchiere per rilasciare aromi meno volatili. La temperatura del vino e la pulizia del bicchiere influenzano questa fase. Gli aromi percepiti variano con la sensibilità personale.
Nell’esame gustativo, il carattere dello champagne emerge sulle papille. L’attacco iniziale è fresco e vivace, seguito da una complessa palette aromatica nel mezzo. La mineralità e l’acidità mantengono l’equilibrio. Una finale lunga e armoniosa indica un buon champagne. Ogni fase offre una dimensione unica alla degustazione.
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